31.10.19

Hai un momento, Dio ?


La canzone di Ligabue non c'entra nulla, non foss'altro perché la vicenda ha come teatro gli Stati Uniti e come protagonista Chastity Patterson, 23 enne di Newport (Arkansas - USA), che l'ha resa pubblica mediante un post su FB, divenuto immediatamente virale: “Ho scritto a mio padre tutti i giorni per gli scorsi quattro anni per tenerlo al corrente su come trascorro le mie giornate. Oggi mi è arrivato il segno che va tutto bene e che posso lasciarlo riposare in pace”.
Chastity Patterson, una ragazza americana di 23 anni, fin dalla morte di suo padre, avvenuta il 25 ottobre del 2015, quasi sfidando il destino, aveva deciso di comunicare comunque con lui, inviando SMS al numero del suo telefonino.
In questi messaggi, ovviamente rimasti senza riscontro, Chastity, dava puntuali aggiornamenti su quanto accadeva nella sua vita, di bello e di brutto, con scrupolosa precisione.
In occasione dell'anniversario aveva scritto: "Sono passati quattro anni da quando ti ho perso e non passa un singolo giorno senza che io non senta la tua mancanza. Ho battuto il cancro e non mi sono più ammalata: ti avevo promesso che mi sarei presa più cura di me stessa! Ho finito il college e mi sono laureata con il massimo dei voti! Mi sono innamorata e mi si è spezzato il cuore, ma ho sollevato la testa e sono diventata una donna ancora più forte. Ho perso tutti i miei amici e ho toccato il fondo, ma ho trovato qualcuno che è entrato nella mia vita e mi ha salvata! Non ho ancora figli, tu ne saresti davvero felice, ma sono pronta. [...] Sono intimorita dal matrimonio perché dovrò camminare in quella lunga navata da sola e tu non sarai lì a dirmi che è tutto a posto. Sto facendo benone, saresti così orgoglioso della donna che sono diventata...».
Ma, proprio in quel giorno, Chastity riceve un messaggio di risposta da quel numero.
La spiegazione è presto data: la compagnia telefonica aveva assegnato ad altra persona quell'utenza telefonica, non più attiva, in quanto inutilizzata dal precedente intestatario
Assai più interessante è quel che segue; lo descrive lo stesso autore del messaggio di risposta, un uomo di nome Brad, la cui figlia era morta in un incidente stradale nell'agosto del 2014.
Brad aveva letto tutti i messaggi inviati a Chastity ed aveva deciso di rispondere in quel giorno così particolare per lei: "Ciao tesoro. Non sono tuo padre, ma ho ricevuto tutti i tuoi sms negli ultimi quattro anni. Attendo con ansia i tuoi messaggi mattutini e i tuoi aggiornamenti notturni. Mi chiamo Brad, ho perso mia figlia in un incidente d'auto nell'agosto 2014 e i tuoi messaggi mi hanno tenuto in vita. Quando mi scrivi, so che è un messaggio di Dio. Mi dispiace che tu abbia perso qualcuno di così caro, ma ti ho ascoltato nel corso degli anni e ti ho visto crescere più di chiunque altro. È da tempo che mi sarebbe piaciuto risponderti, ma non volevo spezzarti il cuore. Sei una donna straordinaria e mi sarebbe piaciuto che mia figlia fosse diventata come te. Grazie per i tuoi aggiornamenti, mi ricordi ogni giorno che un Dio c'è, e che non è colpa sua se mia figlia se n'è andata. Lui mi ha dato te, il mio piccolo angelo [...] Mi dispiace che tu abbia dovuto passare tutto questo, ma se può farti sentire meglio, sono davvero orgoglioso di te!».
Tra tanti haters, leoni da tastiera ed autori di post a ciclostile, due persone, segnate dal destino, decidono comunque di comunicare, gettando il cuore oltre l'ostacolo, al di là di ogni limite
...di tempo
...di spazio
...di ragionevolezza
Hai un momento, Dio?

28.10.19

Perchè "blogdimauretto" ?




Mi chiamano Mauretto tutti quelli che con me hanno un'affettuosa confidenza .

E' per questo motivo che ho deciso di dare questo nome al blog che, pertanto, vuol essere una raccolta di pensieri che nascono dalla parte più intima del mio essere, quella che può cogliere chi riesce a stabilire una connessione con me.

L'idea di fondo ha cominciato a fluire, prendendo le mosse da una mia riflessione su un episodio all'apparenza irrilevante e del tutto "casuale": osservare, nel pieno della notte, il movimento di un punto luminoso che indica la presenza di un aereo che solca il cielo sopra la mia testa, immaginando, con inspiegabile certezza, che proprio in quel momento, all'interno di quell'oggetto volante, un ignoto passeggero sta osservando dall'oblo' lo spazio posto sotto di lui, percependo, viceversa, la presenza di chi si trova a terra; riuscire così, in tal modo, ad entrare in contatto con lui, a "connettersi" con lui.

E se un domani, non sappiamo quanto lontano, potessimo stabilire una connessione ideale (telepatica, forse) tra persone distanti, anche sconosciute, quale può essere quella tra il passeggero di un aereo e chi, molto più modestamente, si trova sul balcone di casa sua a guardare il cielo ?

Tralasciando la fantascienza, forse questa possibilità, a tutt'oggi, esiste ed è rappresentata dalla rete e dalle sue innumerevoli applicazioni, tra cui -appunto- i diari virtuali.

In sostanza, questo blog vuole rappresentare, nel suo piccolo, un ponte ideale di comunicazione tra persone, descrivendo altresì dinamiche di connessione.

Nella massima libertà e con tutta la spontaneità, senza mettere limiti al "caso".